miércoles, 4 de agosto de 2010

Alice nelle città è un film del 1974 diretto da Wim Wenders.

Filmato in bianco e nero, è il primo capitolo della "trilogia della strada" firmata dal regista di Düsseldorf e realizzata a metà degli anni settanta. Questa saga cinematografica comprende anche Falso movimento (1975) e Nel corso del tempo (1976).

Philippe Winter è un giornalista tedesco, deluso dagli Stati Uniti d'America dopo un viaggio di lavoro.

Solo, sdraiato sulla spiaggia e appoggiato al pilone di un pontile, Philip scatta fotografie istantanee con una Polaroid, aspetta che si sviluppino e le guarda pensieroso, mentre in sottofondo si sente la canzone "Under the Boardwalk" dei Drifters. Quindi si alza di scatto, sale in auto, accende l'autoradio (tutti i personaggi dei film di Wenders ascoltano musica in auto) e comincia a percorrere le strade circondate da un paesaggio monotono e ripetitivo, fatto di motel, insegne luminescenti e stazioni di servizio ("Il viaggio è l'occasione per scoprire il vuoto interiore.") (D'Angelo, 1994 : 61). La frattura del personaggio con la realtà è dovuta alla mancanza di spunti adatti alla descrizione di ciò che lo circonda, ma in ultima analisi deriva dalla delusione di aver sognato la terra americana e di averla scoperta completamente diversa da come se l'era immaginata. Ciò che si verifica in Philip è un blocco a livello della comunicazione (un tema che diverrà centrale nel terzo film della trilogia Nel corso del tempo), "perché è impossibile scrivere di una realtà sempre uguale e prevedibile." (D'Angelo, 1994 : 62). Per questo motivo il depresso Philip cambia canale di espressione e passa dalla scrittura alla fotografia, ormai deciso ad abbandonare il territorio della convenzionalità del linguaggio scritto per approdare all'immediatezza delle immagini visive. A maggior ragione immagini immediate, poiché si tratta di foto istantanee, cioè di foto di cui si può vedere immediatamente il risultato e che per di più sono irriproducibili (come le opere d'arte). Philip fotografa tutto quanto gli capita sotto tiro e perfino mentre guida l'automobile fotografa le cose che lo colpiscono. Ma attraverso questo procedimento, egli cerca soprattutto di verificare la propria identità. Scoraggiato dal proprio insuccesso, annuncia al suo giornale che ritornerà in patria e si appresta ad acquistare il biglietto di ritorno, dopo aver venduto l'auto con la quale ha viaggiato per le autostrade degli States.

Proprio quando sta per lasciare il suolo americano per tornare in patria, incontra all'aeroporto una connazionale di 9 anni abbandonata dalla madre. Muniti di una sola fotografia, i due si metteranno in viaggio e percorreranno la Germania in lungo e in largo per trovare la nonna della ragazzina.........



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