miércoles, 16 de junio de 2010

MATTEO BASILE


Matteo Basilé (1974, vive e lavora a Roma) è considerato come un’importante protagonista della giovane scena artistica italiana. Tra le sue mostre personali ricordiamo Apparitions - MART di Rovereto, Matteo Basilé-Utopia, Museo d’arte moderna Vittoria Colonna, Pescara, 2006; No Man’s Land, Guidi & Schoen, Genova, 2006; Primordialità Alchemica, Galleria Pack, Milano, 2005; Lord of the Flies, Galerie Beukers, Rotterdam, 2004.
Ha inoltre partecipato a numerose esposizioni collettive tra quali On the edge of vision - New idioms in Indian & Italian contemporary art, Victoria Memorial Hall, Calcutta/National Gallery of Modern Art, New Delhi/National Gallery of Modern Art, Mumbai; Arterritory. Arte, Territorio, Memoria, Centrale Montemartini, Rome, 2006; Natura e Metamorfosi, Urban Planning Exhibition Center, Shanghai/ Creative Art Center, Beijing, 2006; Sound & Vision, Museo della Città/Palazzo della Penna, Perugia; Il Male. Esercizi di pittura crudele, Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino, 2005; Italian Six, Barbara Davis Gallery, Houston, 2003.
Basilé è stato vincitore del New York Price, Columbia University, 2002/2003.Basilé è stato vincitore del New York Price, Columbia University, 2002/2003.
Attraverso scelte scenografiche curate e un particolare uso del mezzo digitale, Basilé conferisce ai suoi soggetti una bellezza straniante e sovrannaturale. Ne risulta un percorso sospeso tra cielo e terra, alle prese con un’umanità resa paradossalmente eterea ed affascinante.
In queste fotografie, rimane tuttavia molto sottile il passo tra elevazione spirituale e sofferenza. Di fronte alla nudità e al carattere implicitamente vulnerabile di queste pietà, l’idea di cura dell’altro e di abbandono, ma anche di accettazione di un suo stato di debolezza, affiora, per produrre una serie di opere sconcertanti e sconvolgenti.
L’artista, considerato come uno dei pionieri dell’arte digitale, usa la materia elettronica in modo particolare, con un’intenzione che potremmo definire “umanista”, sviluppando una profonda indagine sull’uomo contemporaneo. In tutte le sue opere, il racconto di Basilé si sviluppa attorno ad icone figurative dove l’elettronica aggiunge elementi, modifica colori e crea sottolineature grafiche.

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